Un  messaggio di rottura: TONY CERCOLA publica “PATATRAC!”

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Il nuovo singolo e il nuovo disco del percussatore italiano
TONY CERCOLA pubblica “PATATRAC!”
A distanza di oltre sei anni dal suo ultimo album “Voci scomposte”, Tony Cercola ritorna con “Patatrac!”, un messaggio di  rottura con le convenzioni che assegnano ruoli dettati dall’apparenza e non dalla sostanza. Tony affida il suo passato musicale ai giovani e si proietta in un futuro senza barriere, né geografiche né artistiche.
In questi anni il percussatore Tony Cercola, termine coniato per lui dal giornalista Sandro Petrone, si è dedicato alla scrittura del libro “Come conquistare il mondo con una buatta”, scritto a quattro mani con Antonio G. D’Errico e pubblicato da Edizioni Anordest per la collana Biografie controcorrente, ha tenuto lezioni di ritmoterapia per ragazzi disabili, ha partecipato agli ultimi live di Pino Daniele insieme alla sua band storica e ha ripreso un percorso di ricerca con Gino Magurno, che con Tony ha creato il Lumumbese e per primo ha creduto nelle sue qualità vocali.
“Patatrac!” è il risultato di questo percorso e contiene otto brani inediti e quattro vecchi successi ripescati dal passato e rivisitati da artisti emergenti scovati da Tony nelle cantine, nelle piazze, nei club. L’album, scritto con Gino Magurno, che firma anche gli arrangiamenti e la produzione artistica degli inediti, è impreziosito da artisti del calibro di Eugenio Bennato in Tiemp’ tiemp’, Mimmo Cavallo e la brasiliana Lea Costa in Ojos, l’argentina Rosarillo in Mi opio e Compasion, ma anche da talenti non ancora noti al grosso pubblico ma scoperti da Tony in una sorta di scouting in giro per l’Italia e non solo. I napoletani Malacrjanza (in Babbasone), i catanesi Original Sicilian Style (in Nera nera), la romana Roberta Albanesi (in Patatrac), il siracusano Ugo Mazzei ( in Compasion e ‘E caì ‘e caì), il libico  Esharef Ali Mhagag (in Pila pila), il romano Paky Palmieri e il senegalese Laye Ba (in Lumumba), gli italo spagnoli Max Russo and Divinos (in Mambo rai), i romani Wireframe (in Song inspiration), rappresentano quegli artisti che non vivono della luce riflessa dei vari talent televisivi ma della propria sensibilità.

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