Intervista a CAROLA su “BUCO NERO”, il suo ultimo singolo TRAP – POP

Buco Nero” è un brano che esprime bisogno di libertà, libertà mentale ed emozionale. La vera libertà è quella interiore e “Buco Nero”, il nuovo singolo di Carola, è un grido d’aiuto dal forte significato, racchiuso in un sound carico di energia, espresso anche dal videoclip in cui emerge la determinazione di Carola. Un video semplice ma di grande impatto, prodotto da Zima Film di Francesco Luperto. Spesso pensiamo che siano gli altri a limitare le nostre scelte, ma il paradosso è che, in realtà, tutto parte dalla nostra mente. Abbiamo chiesto a Carola Negro – artista pop pugliese – in arte Carola, di parlarci della sua passione per la musica e del suo “Buco Nero”, il recente brano, pubblicato il 10 novembre, con l’aiuto del producer Simone Giuri, il suo braccio destro.

“Buco Nero” è il tuo nuovo singolo che anticipa l’EP, un brano molto energico che esprime il disagio di sentirsi disaccordo con sé stessi e con la realtà che ci circonda. Pensi davvero che stiamo sprofondando in un buco nero?

Penso che questo sia un periodo difficile, in cui un po’ tutti ci sentiamo rinchiusi in un buco nero da cui facciamo fatica a venir fuori. É un buco nero soprattutto mentale quello in cui ci troviamo, non riusciamo più a sperare in qualcosa di migliore, non riusciamo a sognare… è una situazione in cui vengono a galla tutte le nostre insicurezze, le nostre paure, proprio perché, privati della normalità del quotidiano, abbiamo modo di riflettere su noi stessi e sulla realtà che ci circonda. 

Che cosa ha rappresentato per te questo 2020 fino ad ora?

Il 2020 per me ha rappresentato finora un anno non vissuto. Lo scorso anno ero in giro per l’Europa lavorando come cantante sulle navi da crociera, invece ora sono ferma a casa, senza poter fare ciò che più mi piace, ovvero cantare davanti ad un vero pubblico. Tuttavia, sicuramente quest’anno mi è servito per capire molte cose su me stessa, come persona e come artista. L’introspezione è stata la mia attività principale, quella che mi ha permesso anche di scrivere un brano come Buco Nero. Non nascondo che ci sono stati momenti di sconforto: purtroppo è una situazione complicata da cui nessuno può sentirsi escluso. Bisogna però pensare che i momenti di crisi sono proprio quei momenti da cui può nascere qualcosa di nuovo e di bello, soprattutto per noi artisti. 

 

 

Parliamo del maestro e producer Simone Giuri, com’è lavorare al suo fianco, cosa ti ha insegnato?

Simone è uno dei miei punti di riferimento da quando ci siamo conosciuti, nel 2016. Mi ha insegnato tantissimo a trovare ed esprimere al meglio la mia personalità artistica, su cui peraltro sto ancora lavorando. Ho imparato tanto da lui sul mondo della musica, sulla produzione di nuovi brani, su cosa migliorare per diventare un’artista completa.  Simone lavora “dietro le quinte”, ma ci mette la mia stessa dedizione e il mio stesso impegno: è un ragazzo sempre attivo, con mille idee in testa, voglioso come me di far diventare la propria passione, un lavoro. È soprattutto grazie a lui se oggi ho un progetto artistico concreto.

Che importanza dai ai numerosi concorsi locali e nazionali che hai vinto e non?

I concorsi a cui ho partecipato nel corso degli anni, così come le serate live e i vari provini, sono stati per me una vera e propria scuola di esperienza: da lì ho imparato a sapermi esprimere sul palco, a gestire l’ansia da prestazione e ad acquisire sicurezza. Mi hanno dunque aiutato a creare la mia identità artistica. 

Cosa consiglieresti a chi sta iniziando con la musica e il canto?

Il consiglio che posso dare a chi sta iniziando ora è di impegnarsi al massimo e di emozionarsi sempre per ogni piccolo traguardo raggiunto. 

Se sei cantante sei anche sognatrice. Sei d’accordo con questa affermazione?

Assolutamente d’accordo. I sogni permettono a noi cantanti di esprimere ciò che siamo e ciò che vogliamo, attraverso musica, parole ed emozioni. È così bello sognare! Qualche anno fa sognavo di poter condividere la mia musica, ed ora eccomi qui… sognare ci permette di avere sempre qualcosa in cui sperare e in cui credere. 

Hai raggiunto il pubblico grazie anche agli innumerevoli spettacoli live e in piazza. Dove ti piacerebbe suonare in futuro e con chi?

Dato che abbiamo parlato di sogni, uno di questi è quello di poter fare un tour in Italia, nelle città più importanti, con la mia musica e i miei musicisti (uno di questi è certamente Simone). Se avessi la possibilità di duettare con un/una cantante, sarei felice di cantare con Giorgia o Elisa. Forse sto sognando un po’ troppo, chissà. 

La data di uscita dell’album è ancora un mistero, puoi dirci quali sonorità hai scelto nella composizione del prossimo EP?

Posso dire solo che stiamo cercando di fondere il pop con vari generi, ci piace sperimentare e vedere cosa può venirne fuori. Abbiamo scelto suoni chill, urban, con pad atmosferici che fanno sempre da accompagnamento, tutto questo senza togliere le chitarre pop. Già Buco Nero ha un sound diverso dai brani precedenti, chissà cosa ha in mente la nostra creatività. 

Carola, ancora una volta, è riuscita a stimolare la curiosità del pubblico e degli addetti ai lavori, con un brano che vuole esprimere il disagio di sentirsi in completo disaccordo con sé stessi e con la realtà. A volte si pensa che l’unico modo per superare questo conflitto interiore, il “Buco Nero”, sia compiere azioni che non rispecchiano il proprio modo di essere, la verità è che in fondo basta sapersi accettare.

Arianna Caracciolo

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